Questa sera, esattamente alle 21,50 ho finalmente scritto la parolina magica in calce a "Paco de Luna"
F I N E
E' incredibile, l'ho finito davvero! Quando l'ho cominciato, all'inizio del 2010, non avrei scommesso un centesimo sulla mia capacità di arrivarci in fondo. Non avevo nemmeno ben chiara come dovesse svolgersi la storia. Ad essere sincero la molla che mi ha fatto decidere a cominciarlo è stata questa: avevo appena finito il mio primo racconto "La gloria di domani" che ha un registro epico e volevo quindi mettermi alla prova con una storia più intima, meno gridata. Poi ero affascinato dalla capacità di chi scrive di entrare in campi molto distanti dalla propria esperienza personale e così ho deciso che la storia avrebbe ruotato attorno ad un musicista. Io e la musica siamo due cose distinte ed immiscibili.
Con Paco de Luna ho sperimentato sulla mia pelle quanto sia vero quello che si dice: che non è lo scrittore che muove i personaggi, ma sono loro che guidano le sue mani. Credo che il segreto sia nel mettere insieme gli ingredienti giusti, poi la miscela comincia a reagire ed il romanzo prende forma secondo certi suoi inconoscibili sentieri.
Comunque ora è finito. chiedo scusa a coloro, ai pochi, che ne hanno letto parti su questo blog, ma non pubblicherò qui gli ultimi quattro pezzi. Naturalmente spero che possiate trovarlo, nella sua versione definitiva, in libreria o come e-book. A qualcuno chiederò privatamente di darmi un suo giudizio, prima di provare a proporlo agli editori.
Grazie di cuore a tutti, i vostri commenti mi hanno aiutato in maniera decisiva ad arrivare fin qui.
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