“Mi
fai schifo!”
Eccola
mia figlia, un attimo fa era una bambina ed ora me la trovo davanti, ritta sui
suoi tredici anni, a fare da giudice impietoso della mia vita.
“Ma
ti vedi! Come fai, dico, come fai a guardarti nello specchio la mattina?”
Lo
sapevo che sarebbe arrivato questo momento. Lo sapevo, ma non sono riuscita a
far nulla per evitarlo. Istintivamente mi tocco i capelli.
Fa
una smorfia di scherno: “Sì, belli i tuoi capelli. Sembrano fili di ferro”
Quante
volte mi sono detta che dovrei andare più spesso dal parrucchiere, cambiare
ogni tanto pettinatura.
I
suoi occhi continuano a scannerizzarmi impietosi.
“Come
fai a non volerti bene nemmeno un po’? Sembra che tu lo faccia apposta, per
farmi vergognare! Ti vesti a caso, sei grassa. Mi fai schifo, schifo!”
Sì
lo sapevo che insegnarle le cose non bastava. Che i figli sono bravissimi a
notare le contraddizioni fra quello che gli dici e quello che fai. A trovare le
differenze fra i princìpi ed i comportamenti. Cosa le dico adesso? Niente, mi
limito a guardarla impotente mentre mi vomita addosso tutta la frustrazione di
avere una madre di cui si vergogna con le amiche. Cosa potrei dirle? Che sono
così perché la sera non ho più la forza di mettermi in ordine?
“Cazzo,
mamma! Ma invece di andare in fabbrica, non potevi fare la troia come tutte le
altre?”
Nota
dell’autore: Onde evitare che le ultime
parole “tutte le altre” mi attirino l’accusa di maschilismo, vi elenco qui
quali esse siano nella mente della figlia.
La
mamma di Vittoria: Divorzista, nel senso che ha costruito il suo tenore di vita
con divorzi vantaggiosi. Ne ha già due all’attivo ed un terzo all’orizzonte.
La
mamma di Riccardo: Artista situazionista,
vive scroccando tutto quello che le riesce nell’ambiente degli amanti dell’arte,
in ragione del fatto di essere stata, fra i sedici e i diciotto anni, la musa
ispiratrice di un pittore piuttosto famoso, molto più vecchio di lei,
La
mamma di Elena e Giulia: fa la moglie del chirurgo di successo. La volta che
questo ruolo era stato messo in pericolo da una inchiesta su certe pratiche non
proprio corrette del marito, ha fatto la sua parte frequentando discretamente
il letto di chi era in grado di indirizzare il processo su di un binario morto.
La
mamma di Ginevra: lei è l’unica che è troia per passione. Ricca di suo e con un
marito che si fa mantenere, non perde occasione per andare a letto con tutti
quelli che le capitano a tiro.
La
mamma dei gemelli: a quarantacinque anni ha ancora un fisico mozzafiato, in
grado di far girare la testa anche ai compagni di classe dei figli. Di mestiere
fa la escort, anche se ora frequenta solo due o tre “amici” particolarmente
facoltosi.
La
mamma adottiva di Stephanie: ha costruito la sua brillante carriera scegliendo
con perizia gli uomini con cui tradire il marito.
Le
altre, quelle che come sua madre si rompono la schiena col lavoro, per lei semplicemente
non esistono.
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