L’Egeo si veste d’oro zecchino
la pelle salata
vibra alla carezza degli ultimi
raggi
i pini profumano di resina
e, sopra ogni cosa,
il silenzio.
Bisogna andarci apposta, a
Monolithos sulla costa occidentale dell’isola di Rodi. E conviene arrivarci
poco prima del tramonto, una mezz’ora almeno, per avere il tempo di
arrampicarsi in cima e di ammirare con calma, in perfetta solitudine, la
chiesetta di Agios Georgios costruita sulle rovine della fortificazione.
Poi, come ad un segnale
convenuto, quasi fossero adepti di una strana setta adoratrice del sole, altre
persone cominciano a sbucare dagli anfratti, a coppie o a piccoli gruppi e si
radunano sullo sperone che si affaccia sull’Egeo. Bisogna allora trovasi un
proprio posto, sufficientemente discosto dagli altri, e lasciare che i nostri
sensi si espandano, non più imbrigliati dai troppi stimoli della nostra vita
quotidiana.
Bisogna proprio andarci, a Monolithos.
Che meraviglia... potendo, sarebbe il luogo ideale per arroccarsi e produrre arte... come si potrebbe produrre un brutto quadro, una brutta musica o un brutto romanzo, con una vista simile? O forse è il contrario? Forse è così bello che ci si limiterebbe alla Contemplazione, e non si "produrrebbe" nulla?
RispondiEliminaUn saluto.