Il posto della mente è una piccola oasi letteraria dove possiamo andare quando abbiamo bisogno di qualcosa di diverso. Di leggere, o scrivere storie. Storie inventate, come quelle che io, da principiante, sottopongo al vostro giudizio, oppure storie vere, piccoli "frammenti di vita" che scivolerebbero immediatamente nell'oblio se qualcuno di noi non li raccogliesse.

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domenica 22 luglio 2012

Paco de Luna - Quarto quadro 5 [gianbarly] Passione


Egon Schiele - L'abbraccio

Avevo dentro di me un fuoco che ardeva, una sensazione che mai avevo provato prima di allora. Il corpo di Lourdes mi stordiva con la sua vicinanza. Passavo con delicatezza i polpastrelli sulla sua schiena nuda traendone un piacere infinito. Allo stesso modo lei accarezzava me ed ogni minimo contatto fra di noi aveva la forza di un uragano. I nostri sensi eccitati raccoglievano anche il più piccolo stimolo, amplificandone la forza. Non mi stancavo di percorrerle con la punta del naso l’incavo fra il collo e la spalla, inebriandomi dei mille aromi che la sua pelle di velluto era capace di sprigionare e che io mai mi ero sognato di saper distinguere così nettamente uno dall’altro. Poi mi staccavo per un attimo dal suo abbraccio per poterle guardare il seno. Mai i miei occhi si erano posati su qualcosa di altrettanto portentoso.

domenica 15 luglio 2012

Paco de Luna - Quarto quadro 4 [gianbarly] Stati d'animo


A. Ligabue - Autoritratto

Corrado era il nostro tecnico delle luci. Credo che fosse alla tele fin dal primo giorno; in ogni caso era una delle figure storiche dell’emittente. Di corporatura massiccia ed impedito da un ventre decisamente espanso, riusciva tuttavia a muoversi con una certa grazia fra cavi e tralicci. Vestiva invariabilmente una camicia bianca ed un paio di jeans, con sopra una giacca blu. Il tutto gli dava un aspetto serio cui faceva contrasto la lunga capigliatura brizzolata che lui teneva sempre raccolta a coda di cavallo.
Mi aveva bloccato mentre mi accingevo ad entrare in ufficio, proponendomi di prendere un caffè insieme. Non avevo saputo dirgli di no.
“Franchino, io ho cinquantadue anni” mi disse guardandomi intensamente con gli occhi lucidi.