Il posto della mente è una piccola oasi letteraria dove possiamo andare quando abbiamo bisogno di qualcosa di diverso. Di leggere, o scrivere storie. Storie inventate, come quelle che io, da principiante, sottopongo al vostro giudizio, oppure storie vere, piccoli "frammenti di vita" che scivolerebbero immediatamente nell'oblio se qualcuno di noi non li raccogliesse.

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lunedì 30 aprile 2012

Solo il buio [Michele]


Stanco, sfiduciato, depresso,
vorrei che tutto finisse
se solo osassi....
Il passato è ormai andato
il futuro è già morto,
solo, con una manciata di cerini,
la luce ha un blackout
mi è indifferente,
le prime ombre della sera calano
tra poco sarà buio.
Non temo il buio, ho paura del buio.

Da tanto non mi guardo dentro
non ne avevo il bisogno,
ora sì
la voce della coscienza
mi esorta a farlo, ma
non so da dove iniziare.
è più semplice farlo dalla fine,
Il buio dovrebbe aiutarmi, invece
mi frena, mi distrae, mi scoraggia.
Non temo il buio, ho paura del buio.

Accendo un cerino,
come un flash abbagliante
ripenso agli
ultimi avvenimenti,
non mi dicono niente
non hanno influito più di tanto
sulla mia disperata solitudine
risultato di una lunga serie
di ipocriti compromessi
e meschine rivalse.
Il cerino si spegne.
Non temo il buio, ho paura del buio.

Accendo altri cerini
a ognuno di essi corrisponde un ricordo
sempre più indietro nel tempo,
come i cerini anch'essi si alternano
ora belli ora brutti
sono freddi, privi di sensazioni
scarnificati dalla vita
ma niente sensi di colpa
rimpianti, nostalgia, rammarico,
niente più odio, gioia, amore,
si susseguono
micidiali, implacabili, indifferenti,
ancora un cerino che si spegne.
Non temo il buio, ho paura del buio.

Come nuvole vaganti
che offrono tratti di cielo sereno
qualche ricordo lacera il guscio che mi avvolge,
timidi sentimenti riaffiorano,
rivedo i primi passi,
guardo compassato
vicende e persone
oggetto e soggetto della mia debolezza,
male fatto con cattiveria
e subìto con altrettanta passione,
luci ed ombre del passato
luce e buio.
Non temo il buio, ho paura del buio.

Gli anni della adolescenza
quando gettiamo il seme della vita
che taglia
il cordone ombelicale con la famiglia
offrendoci le prime possibilità
di valutare, giudicare, individuare
gli errori da non imitare,
perché poi diventano forieri di distacco
a volte insanabile,
anni nei quali
la vita ci scotta
come gli ultimi cerini.
Non temo il buio, ho paura del buio.

La scatola è ormai vuota,
ne  rimane infine uno solo,
non ci sono più ricordi
ma solo sensazioni
quasi ancestrali,
non ci sono immagini
ma inconsci ricordi di contatti,
delicate carezze,
aliti caldi,
onde sussurranti,
tepori protettivi,
oltre non vi è più nulla,
non oso rivolgere il pensiero alla fine
si confonde troppo con l'inizio,
l'ultimo cerino ha compiuto il suo dovere
e si avvia a inoltrarsi nel nulla,
tra poco rimarrà solo il buio.
Non temo il buio, ho solo paura del nulla.


martedì 17 aprile 2012

Mi scappa la pipì [gianbarly]


Devo fare pipì. Il pensiero mi scuote dal sonno profondo in cui mi sono immerso sul far dell’alba. Sento la vescica che mi scoppia, trattenuta solo dalla provvidenziale erezione mattutina. Lotto per un po’ contro la spiacevole sensazione poi, come d’abitudine, stendo il braccio verso l’altra metà del letto, ma ci trovo solo il freddo delle lenzuola.
Non ho ancora voglia di svegliarmi e mi sistemo più comodo cercando di afferrare di nuovo il filo del sonno. Provo a rilassarmi ma è inutile, ho troppo bisogno di farla. Allora mi alzo, senza praticamente aprire gli occhi. Sono deciso ad espletare la mia funzione e ad rinfilarmi immediatamente nel letto. Vado al bagno seguendo le vie dell’abitudine, alzo la tavoletta ed appoggio una mano al muro, mentre il membro riprende lentamente la posizione di riposo. Ora sono fermo, in attesa. Un pensiero mi lacera il cervello: lei non è nel letto.